Le sezioni della mostra
Un cammino tra i capolavori che hanno segnato una delle maggiori rivoluzioni nella storia dell'arte di tutti i tempi
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Lo sguardo e il silenzio
Percorso del ritratto da Ingres a Degas a Gauguin
La storia del ritratto francese dall’inizio dell’Ottocento con Ingres e Delacroix, prosegue con capolavori di Courbet, Manet, Degas, Renoir tra gli altri. Fino a toccare quel punto di vero fuoco nel colore tra Van Gogh in Provenza e Gauguin a Tahiti.
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Figure sotto il cielo
Da Millet a Renoir
Una sezione tutta dedicata all’indagine della figura umana nello spazio, sia esso il luminoso giardino di Monet o un prato in primavera dipinto da Renoir. Le spiagge di Normandia dipinte da Boudin o i boschi di Corot e Courbet. Una lunga passeggiata che si concluderà al riparo dei cipressi di Van Gogh.
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La posa delle cose
Da Manet a Cézanne
La natura morta come celebrazione intima della vita nella quotidianità delle cose. Allegoria della fugacità del tempo in Fantin-Latour ed evocazione di esistenze in Manet, la natura morta diventa vitale fioritura in Van Gogh e simbolo assoluto della realtà nei capolavori di Cézanne.
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Un nuovo desiderio
di naturaDa Corot a Van Gogh
Quello che Monet e gli altri suoi compagni di strada vogliono dire – pensando al topos del paesaggio impressionista – è una quintessenza di profumi, di ceneri, di silenzi, di fioriture. L’adagiarsi delle luci sull’erba, e poi l’ombra che coglie, mutandolo, il colore prima che venga sera.
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L'impressionismo in pericolo
Monet e la crisi del plein-air
Una sezione dedicata alla straordinaria avventura di Monet, animatore di una delle più importanti rivoluzioni della storia dell’arte eppure protagonista di un linguaggio poetico assolutamente unico.
Un succedersi di capolavori nati en plein air, in Normandia o lungo la Senna, e poi completati in atelier, dove il dipingere diventa inedita visione della natura. In un processo di studio che aprirà la strada all’idea della “serie”. -
Come cambia un mondo
Gli anni estremi di Monet e Cézanne
Chiudono la mostra le opere ultime di Cézanne e Monet, superbe testimonianze di un pensiero che trascende lo specifico dell’arte per aprirsi al significato più pieno della vita.
Da un lato Monet che, specchiata nello stagno di Giverny, scopre la profondità della visione interiore e dall’altro Cézanne, giunto nei suoi anni estremi a quell’unione silenziosa e divina tra la forma e l’essere.