Confini da Monet a Hopper

Canto con variazioni

Passariano di Codroipo (UD), Villa Manin, Esedra di Levante
11 Ottobre 2025 - 12 Aprile 2026

mostra a cura di
Marco Goldin

Passariano di Codroipo (UD), Villa Manin, Esedra di Levante

11 ottobre 2025 - 12 aprile 2026

Il mare

L’altro grande elemento che segna un confine da percorrere e attraversare, e apre anche al senso eroico della pittura, è quello del mare. Ciò che George Byron indica benissimo in alcuni suoi versi:

Sull’acqua, ancora, ancora sull’acqua!
Le onde sotto di me scalpitano come un destriero
che conosce il cavaliere. Benvenuto, il loro mugghiare!
Mi guidino rapide, ovunque mi portino!
Io devo andare, perché sono simile a un’alga
divelta dagli scogli nelle schiume oceaniche, a salpare
ovunque la sbattano i flutti, o vinca il respiro della tempesta.

È ovvio come il punto di partenza, rispetto a un simile spirito, non possa che essere in mostra l’opera di Turner, spesso con i velieri a navigare verso un confine o naufragati proprio alla ricerca di quel confine.

Gustave Courbet, L’onda, 1869
Edimburgo, National Galleries of Scotland

Ma poi, dall’altra parte della Manica, i mari di Courbet, che si vedranno talvolta tempestosi come in una delle varie versioni delle sue Onde, o talvolta placidi dentro una dimensione che ha a che fare con l’infinito che mescola il cielo all’acqua. E poi anche qui vi sarà, nella stessa sala, il passaggio ai mari dipinti da Monet in Normandia, nella costanza della rappresentazione di quell’immagine ipnotica.

Nella parte finale del secolo uno straordinario pittore americano, Winslow Homer, aveva da tempo raccolto il testimone dal principale artista della Hudson River School, Frederic Edwin Church. Di entrambi la mostra presenterà quadri capitali sul tema del mare, per impreziosire ancor di più questo continuo andirivieni tra Europa e America.

Frederic Edwin Church, Il naufragio, 1852
Nashville, The Parthenon

Viaggio che poi porterà di nuovo nel Vecchio continente, con i mari rissosi, di grana espressionista, realizzati da Nolde, e quelli piatti e assoluti dipinti da De Staël.