Ungaretti poeta e soldato
Il Carso e l’anima del mondo. Poesia pittura storia
Gorizia, Museo di Santa Chiara
26 Ottobre 2024 - 4 Maggio 2025
Gorizia, Museo di Santa Chiara
26 Ottobre 2024 - 4 Maggio 2025
mostra a cura di
Marco Goldin
Gorizia, Museo di Santa Chiara
26 ottobre 2024 - 4 maggio 2025
Dipingo la natura, la natura che osservo, contemplo, ascolto e che sempre mi sorprende. Mi affascina e incanta per la molteplicità di forme, la varietà infinita di colori, per i mutamenti determinati dalle variazioni della luce e delle stagioni, per il suo incessante e inarrestabile divenire. Dipingo la memoria delle sollecitazioni visive, cromatiche e atmosferiche ricevute anche solo attraverso piccoli dettagli, particolari o frammenti che diventano un assoluto occupando tutto lo spazio del quadro. Dopo aver visitato i luoghi in cui Giuseppe Ungaretti ha combattuto nel 1915 e nel 1916, durante la Prima guerra mondiale, e dove ha scritto le sue prime, intense poesie pubblicate nella raccolta Il porto sepolto, ho dipinto la natura di quei luoghi oggi così sorprendentemente diversi da come erano in quegli anni. Una natura che con la sua forza rigeneratrice sembra testimoniare un affrancamento dall’orrore e dalla devastazione della guerra.
Oggi il Carso ci offre uno spettacolo molto differente, con una meravigliosa vegetazione in tutte le stagioni ma in particolar modo in autunno, quando si accende con le tonalità delle foglie dello scotano che vanno dal giallo all’arancio al rosso fuoco; con la bellezza delle forme delle rocce calcaree, con la splendida vista dalla cima del monte San Michele sul golfo di Trieste e con il fiume Isonzo che lo attraversa con il suo caratteristico colore verde smeraldo.
Ho letto le poesie di Ungaretti de Il porto sepolto e vi ho trovato l’aria, l’acqua dei fiumi, il sasso, le nuvole, la luna, le pietre, la foglia, l’albero, il monte, una natura che sembra partecipare al dolore della condizione umana ma che può sembrare anche indifferente agli avvenimenti della storia. La natura, infatti, nonostante le continue minacce cui è sottoposta, preserva sempre la sua energia vitale e la sua straordinaria bellezza in virtù della propria naturale condizione astorica..