Ungaretti poeta e soldato
Il Carso e l’anima del mondo. Poesia pittura storia
Gorizia, Museo di Santa Chiara
26 Ottobre 2024 - 4 Maggio 2025
Gorizia, Museo di Santa Chiara
26 Ottobre 2024 - 4 Maggio 2025
mostra a cura di
Marco Goldin
Gorizia, Museo di Santa Chiara
26 ottobre 2024 - 4 maggio 2025
Quando mi fu chiesto di partecipare a questa mostra ero piuttosto scettico. L’idea di poter realizzare dei grandi dipinti dedicati a Giuseppe Ungaretti poteva essere interessante, ma inizialmente sentivo che era distante dal mio mondo e dal mio modo di operare. È da oltre trent’anni che dipingo e disegno volti e figure, e tutti i miei personaggi sono sempre persone reali che ritraggo e fotografo personalmente. Non solo. Prima di ritrarli ho sempre bisogno di conoscerli e cerco – per quanto mi sia possibile – di entrare nella loro più profonda intimità. Ma soprattutto sono persone del popolo, che di solito incontro nella mia città, oppure sono amici, conoscenti, e con la caratteristica comune di avere nei loro occhi e nella loro fisiognomica qualcosa che mi rimanda al passato. E per questo li chiamo i “volti della lontananza”.
Non conoscevo Gorizia, né tantomeno i luoghi del Carso e dell’Isonzo. Ma quando li ho visitati insieme agli amici pittori, la figura di Ungaretti è apparsa improvvisamente davanti a me. Dico “apparsa” non a caso, perché è stata una vera e propria apparizione. Era come se camminasse accanto a noi, e l’ho visto come negli ultimi anni della sua vita, un po’ curvo e affaticato col bastone, la grande sciarpa bianca, e l’immancabile cappello, proprio come lo aveva fotografato il mio caro amico Gianni Berengo Gardin in occasione di una sua visita a Venezia. Era lì in quel luogo, e camminava accanto a noi come un fantasma, e a testa bassa ci raccontava di quei giorni e della vista del mare che tanto lo confortava.
Ecco, quei luoghi e quell’apparizione me lo hanno fatto conoscere con una tale forza da poter diventare improvvisamente uno dei tanti volti che ho incontrato e ritratto nella mia vita. E così è stato. Tutto questo nel segno (e nel sogno) di un ricordo lontano di un grandissimo poeta che mai pensavo potesse apparire davanti ai miei occhi.